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  Corsi 2025-2026 -Sessione estiva: il programma 

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SESSIONE ESTIVA (21-26 luglio 2025)

Sede dei corsi:

Vicenza, Conservatorio di Musica

"Arrigo Pedrollo"

Contrà San Domenico 33, 36100 Vicenza

â–º Per gli studenti: Il Corso rientra nelle tipologie di esperienze che danno luogo ai crediti formativi riconoscibili per l’Esame di Stato (conclusivo del secondo ciclo di studi) come recita il D.M n. 49 del 25.02.2000, nonché ad eventuali crediti formativi universitari (CFU).

â–º Per gli insegnanti di ogni ordine e grado: Il Corso rientra nelle iniziative di formazione e aggiornamento dei docenti realizzate dalle Università automaticamente riconosciute dall’Amministrazione scolastica, secondo la normativa vigente, e dà luogo – per insegnanti di ogni ordine e grado – agli effetti giuridici ed economici della partecipazione alle iniziative di formazione.

Modulo I

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â–º Teoria e pratica:

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• Repertorio gregoriano (Messa e Ufficio)

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• Concetto di neuma e notazioni

(Vaticana, Sangallese, Metense)

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• Neumi monosonici

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• Salmodia I

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â–º Docente:

Riccardo Zoja

Modulo III

 

â–º Teoria e pratica:

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• Semiologia e Modalità

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• Salmodia III

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• Neumi plurisonici 1

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• Liquescenza 1

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â–º Docente:

Claudio Accorsi

Modulo V

 

â–º Teoria e pratica:

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• Neumi di conduzione 2

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• Storia delle forme

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• Articolazione ritmica 1

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â–º Docente:

Pietro Magnani

CORSO MONOGRAFICO

 

QUID SIT MUSICA: idee e musica nei Teorici medievali

I repertori liturgico-musicali latini sono il frutto di una storia complessa e di un processo di stratificazione che affonda le sue radici nei primi secoli dell’era cristiana. A partire dall’epoca carolingia, uno di essi, il canto detto gregoriano, è divenuto oggetto di una riflessione teorica, un fenomeno che accompagna la diffusione sistematica di questo repertorio e del rito romano, compiuta nel giro di due secoli (con poche eccezioni). Se all’inizio si tratta essenzialmente di fornire sussidi concettuali e pratici volti a ordinare la pratica della salmodia in relazione alla modalità, ma da subito entrano in gioco temi quali la polivocalità e la notazione esatta delle melodie. Nel sec. XI l’enorme influsso di Guido monaco nel triplice campo della teoria, della notazione e della didattica segna da una parte un punto fermo in un processo plurisecolare, dall’altra apre una fase nuova, che implica una concezione peculiare della tradizione e degli interventi ‘a tavolino’ su di essa. Il corso si propone di ripercorrere i punti cardine della riflessione sul canto gregoriano nell’Alto Medioevo collocando il pensiero espresso e i dati tecnici all’interno delle vicende storiche. Allargando il ventaglio dei testi e ampliando l’arco temporale fino all’epoca patristica, si cercherà inoltre di comprendere che cosa significasse cantare la liturgia: perché si canta? Che cosa ci dicono coloro che, in questi secoli, praticavano notte e giorno il canto liturgico ? I documenti e le testimonianze, letti sempre in rapporto alle fonti musicali, si rivelano un dato imprescindibile per chi desidera oggi avvicinarsi al canto gregoriano e agli altri repertori liturgico-musicali del Medioevo latino. 

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â–º Docente:

Angelo Rusconi

Workshop pomeridiani, per tutti gli iscritti:

Davide Galleano

 

â–º Vox clamantis

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Riflessioni ed esercitazioni alla ricerca della vocalità più consona alla pratica del Canto gregoriano.​​​

Giovanni Conti

 

â–º Cantar al Neuma

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Efficacia e attualità di una prassi ultra millenaria, affidandosi unicamente alla guida sicura della scrittura neumatica.​​

Oreste Schiaffino

 

â–º Il respiro della preghiera

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Le formule salmodiche di recitazione, nel rapporto con il testo sacro, conducono al cuore della preghiera cantata nella tradizione del Canto gregoriano.​​

Alessandro De Lillo

 

â–º L'altro gregoriano

 

Come si passò dalla fluidità del ritmo verbale al men- suralismo? Un viaggio, teorico e pratico, attraverso le trasfor- mazioni del ritmo nel tardo Medioevo. â€‹

ESERCITAZIONI CORALI (per tutti i corsi)

 

â–º Laboratorio corale (voci maschili e femminili): Johannes Berchmans Goeschl

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